Print Page

Volume 9 (2003) No. 1

Sara Mamone

Most Serene Brothers-Princes-Impresarios: Theater in Florence under the Management and Protection of Mattias, Giovan Carlo, and Leopoldo de’ Medici

Document 11
Letter from Anna Maria Sardelli, 20 October 1650 (I-Fas Mediceo del Principato, 5446, ff. 279 r–v)

Serenissimo Signore e Padrone mio Colendissimo

Si avvicina ormai il tempo di separarmi dal Signore Francesco Guicciardini, nella maniera di già stabilita fra lui e me. Io ci ho quella premura che Vostra Altezza sa, non solo per dar questo gusto a lui, maper mia sodisfazione ancora per avantaggio de’ suoi interessi, che vorei gli sorrisero come desidero li miei propri. Ma principalmente ho caro poi di metterla in esecuzione per mantenere la promesa fata in voce a Vostra Altezza, come richiede il debito della mia devozione, e riverenza verso lapersona di Vostra Altezza. La mia partenza dunque seguirà fra quindici o venti giorni verso Venetia, dove, se sarò bona mai in servire all’ Altezza Sua, mi aservirò con quela umiltà e prontezza che deva una sua obbligatissima serva in eseguire sempre, con tuta puntualità, i suoi desideratissimi et ambiti comandi. Penso nel tempo starò là di recitare a una delle comedie che si faranno in … questo carnevale, e per magiormente abilitarmi a ciò, ne ho pregato più volte il Signor Abbate Vittorio Grimani con mie lettere, acciò col suo mezo mi passi (?) non solo a questo, ma anco in altre che mi occorrerà con ogni mio miglior avantaggio et utile. Et egli, con la sua solita cortesia, mi ha replicato tutto bene e che mi porgeva sempre, andando là, tutti quei favori che potevano dipendere dalla sua possibilità Ma perchè sempre ho auto particolar mira in mostrare in ogni ocasione la volontà di Vostra Altezza, e già che ella mi fece onore, nell’ ultimo abocamento, di mostrar di aver gusto che io torni qua a Fiorenza, io con questa l’assicuro che lo voglio assolutamente fare, in per servire a Vostra Altezza principalmente, come anco per mio genio et elezione, piacendomi in estremo il pase e questa città, dove sono vista volentieri et ho ricevuto smepre milel favori e mile grazi in tute le ocasioni. Però, con quella maggiore eficacia che so e posso, suplico reverentemente la benignità di Vostra Alteza a volere graziarmi, non solo di lettere di favore in ogni mia ocorenza apreso il Signore Abate sudetto, ma anco la prgo in specie a voler dichiararli apertamente il desiderio che lei ha che io torni, e la parola secura che ne ho data a Vostra Alteza e parimenti la premura che lei ha che io gliela mantenga, dopo che sarà finita la recita della commedia, aciò io possa in ogni evento aver sempre questa riserva di potermi valere del bracio di Vostra ALtezza per poterla tornare a servire, come ho sempre desiderato, desidero e desidererò in terno. Si compiacia Vostra Latezza di graziarmi particolarmente nella lettera di questa clausola, che molto mi prme, che gliene profererò la douta obbligazione, e qui, confermandole la mia devotissima oservanza, con il debito osequio le fo umilissima reverenza.

Da Fiorenza, 20 Ottobre 1650
Di Vostra Altezza Serenissima
Umilissima Devotissima Obbedientissima Serva
Anna Maria Sardelli

Return to note 29